The Last of Us (Primo Episodio - Stagione 2) - Recensione a cura di Roberto Terzaroli
Sono passati due anni dall'ottima prima stagione di The Last of Us e le mie aspettative per questa seconda stagione erano davvero alte. Per sincerità devo dire che, a differenza del primo capitolo, ancora devo giocare alla seconda parte del videogioco, per cui i miei pareri sul primo episodio si baseranno esclusivamente sulla resa cinematografica, come in verità dovrebbe sempre essere per ogni prodotto, a meno che venga del tutto stravolto in riferimento all'opera originale.
Prima impressione? Pessima è dire poco. È vero che siamo solo all'inizio, ma secondo me non partiamo bene. Da grandissimo estimatore della prima stagione, dove l'atmosfera di desolazione, inquietudine e mistero avvolgevano lo spettatore, creando quel senso di solitudine e di perdita di punti di riferimento, in questo caso, passati cinque anni dagli eventi della prima stagione, ci ritroviamo in un'atmosfera da college americano, con attori di contorno, secondo me scelti malissimo, che si lanciano occhiatine da ebeti con dialoghi davvero pessimi e sottotono privi di mordente, e soprattutto con quei sorrisetti odiosi tipici delle orrende produzioni per teenager, volti a creare quella sorta di leggerezza che ormai dev'essere tipica di ogni serie indirizzata a un pubblico giovanile. L'impressione sinceramente è proprio questa: si è cambiata del tutto rotta per creare un prodotto adatto ad un target più ampio, facendo diminuire la qualità generale.
Non si discute la bravura di Bella Ramsey nel ruolo di Ellie né tantomeno Pedro Pascal che, in quanto a carisma, sembra guadagnarne sempre di più, ma l'impressione generale è di un cambio di visuale disastroso, molto woke, sicuramente adatto al clima attuale, con forti tinte girlpower, almeno questa è la mia impressione. Ellie è una spocchiosa assurda, molto mascolinizzata, ma quello forse è giustificabile, anche se il cambiamento è molto accentuato. I dialoghi con l'amica Dina sono qualcosa a dir poco imbarazzante, con battute di serie C come una sulla grigliata a base di orso grizzly, forse anche colpa della trasposizione in italiano, ma sono comunque scambi di battute da sceneggiatore alle prime armi. Joel è in terapia da uno psicoterapeuta (da quello che ho letto, particolare inventato di sana pianta), ma siamo in dubbio se sia la persona che dovrebbe andarci... anche perché sembra il più normale. I mostri non fanno per niente paura, sembrano la caricatura in senso ridicolo di quelli della prima stagione e vengono usati per fare gioco al bersaglio. Saprebbe ucciderli anche un bambino con una fionda. Un vero disastro. Tutto sembra veramente molto bizzarro.
La puntata si chiude con l'inquadratura di Kaitlyn Dever nei panni di Abby, attrice che amo e che, a mio parere, doveva essere scelta dalla prima stagione per interpretare Ellie data la somiglianza, che si dirige verso il villaggio dei nostri beniamini. Anche questa comparsata ad inizio stagione ho letto che è uno stravolgimento della trama del videogioco che ha fatto arrabbiare diversi fan, in ogni caso attendiamo di vedere oltre.
Riuscirà la serie a salvarsi dopo questo incipit mediocre? Speriamo, non c'è da sperare in bene, ma voglio essere fiducioso. Ne riparleremo a fine stagione con una recensione completa, compresa di votazione complessiva. A presto cari Cineribelli!
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