Abigail (2024) - Recensione a cura di Roberto Terzaroli

  

Abigail

Genere: Horror, Thriller
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Durata: 109 minuti
Casa di produzione: Project X Entertainment, Vinson Films, Radio Silence Productions
Produttori: Chad Villella, William Sherak, Paul Neinstein, James Vanderbilt, Tripp Vinson
Regia: Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett
Sceneggiatura: Stephen Shields, Guy Busick
Cast: Melissa Barrera, Dan Stevens, Alisha Weir

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Trama:

Una banda di sei criminali rapisce la giovane ballerina Abigail e la porta in una villa isolata, aspettandosi di ricevere un riscatto di cinquanta milioni di dollari dal suo ricco padre. Tuttavia, scoprono presto che Abigail è la figlia di un pericoloso boss della malavita e che la villa è infestata da una creatura malvagia. La situazione precipiterà nel peggiore dei modi.



Cosa ne penso (qualche spoiler): 

Di Abigail ne penso male..molto male ragazzi.

Intrisa dei peggiori stereotipi dell'horror comedy all'americana, in questo caso a tematica vampiresca, questa brutta pellicola, travestita da horror di qualità, non fa altro che dare ragione al pubblico che detesta i film horror. La frase: gli horror sono tutti film stupidi, anche se non è assolutamente vero, in questa caso può dare ragione allo spettatore.
Le premesse non erano delle peggiori, l'incipit, con il balletto di Abigail, è davvero d'effetto e crea un'atmosfera che non corrisponde al resto dell'opera. La ragazzina infatti, unico punto forte della pellicola (davvero brava), si ritroverà immischiata, suo malgrado, in una sceneggiatura ridicola, con recitazioni approssimative, cast pessimo e battute scritte a tavolino per far venire l'orticaria.
Per la prima parte del film, dove ancora regna il mistero su quello che attenderà i nostri malcapitati, il clima è soporifero, con questi personaggi che si muovono all'interno di questa reggia stile resident evil (famoso videogame di fine anni 90) fra dialoghi scritti davvero male e situazioni molto poco credibili.
Dalla seconda parte in poi assistiamo alla messa in scena tipica di tutti gli horror della categoria, caccia al topo da parte della nostra bambina malefica verso i nostri simpatici personaggi che fortunatamente muoiono quasi tutti.
La scena finale risulta forse un po' meno noiosa e scontata del resto della pellicola, ma niente di che.
Sono veramente deluso perché di Abigail se n'è parlato molto in rete e quasi sempre con toni entusiastici, non riesco davvero a capirne il motivo. Un vero mistero.
Seppur partendo da un'idea buona, mancano tutti i presupposti per definire questo film un horror di qualità, se non altro perché si cerca di snaturare la figura dark e affascinante del vampiro relegandola ad un semplice mezzo di scena per mostrare scene splatter, un vero oltraggio al mito. Anche se non si può pretendere lo stile sopraffino del Dracula di Coppola o del più moderno Nosferatu di Eggers in una pellicola di questo stampo comico-grottesco, dall'altra parte non possiamo nemmeno accettare corpi che esplodono se trafitti da un paletto o investiti da un riflesso di luce, mi sembra davvero troppo. Direi gentilmente: no grazie. Tutto ciò non è divertente, è semplicemente ridicolo.

Considero questo film uno dei peggiori horror visti negli ultimi anni, a cui non regalo una votazione "Total trash" per la buona idea di partenza e per la performance di Alisha Weir nei panni di Abigail che risulta convincente, nonostante le pessime scelte registiche.

Il film piacerà a:
Chi ama i film horror senz'anima, in pieno stile americano, ovvero la maggior parte degli spettatori medi che si avvicinano a questi film, senza offesa.

Il film non piacerà a:
Chi cerca un horror con la "h" maiuscola a tematica vampiresca, o per lo meno scritto bene, anche senza toccare alte vette, come potrebbe essere ad esempio "Intervista col Vampiro" del 94, che vi consiglio senza dubbio.

Pregi:
L'idea di partenza non è sicuramente da buttare. Buono il contrasto fra la ballerina e la vampira, una base decisamente buona, sfruttata nel peggiore dei modi.

Difetti:
Dialoghi pessimi, vena comedy eccessiva, scene splatter di stampo trash e interpretazioni poco credibili. 

Giudizio finale:
lo consiglio?






 (Recensione a cura di Roberto Terzaroli) 
 

 
 

  

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