The Rig - Serie Tv (2023-in corso) - Recensione a cura di Enrico Pinto
Genere: Mistero, Sci-fi, Thriller, Drammatico
Ratings: VM14
Paese di produzione: Regno Unito
Durata: 12 episodi (due stagioni) - terza stagione in corso
Produzione: Wild Mercury Productions, Amazon MGM Studios[a]
Produttore: Suzanne Reid
Regia: John Strickland, Alex Holmes
Sceneggiatura: David Macpherson, Matthew Jacobs, Morgan, Meg Salter
Cast: Emily Hampshire, Iain Glen, Martin Compston
Trama:
Siamo a bordo della piattaforma petrolifera denominata Kinlock Bravo, nel bel mezzo del mare del Nord e tra il personale, la voglia di tornare a casa dalle proprie famiglie dopo tanto lavoro, è davvero altissima.
Il tempo di capire chi rimarrà insoddisfatto dal piano di rientro e chi no, quand'ecco apparire una strana nebbia all'orizzonte: in un lampo, l'atmosfera diventa lugubre e densa di sgomento. Le comunicazioni via radio improvvisamente si interrompono, ed ogni tentativo di comunicare con la terraferma, si rivela un buco nell'acqua.
L'isolamento e la stanchezza contribuiscono a far salire rapidamente il nervosismo tra i lavoratori e nonostante i tentativi del capitano di ristabilire l'ordine, un'incidente con risvolti “scientificamente inspiegabili”, instaura un clima di panico.
Le conseguenze delle continue estrazioni di petrolio andate avanti per anni, si palesano in tutta la loro forza, portando alla luce un'entità primordiale intelligente, legata da milioni di anni al destino della terra e alla sua rinascita/distruzione.
Benché non sia un compito facile stabilire se si tratti di una presenza ostile o benevola, alcuni membri saranno direttamente coinvolti nelle vicissitudini di questo “Antenato”: inoltre, dovranno avere a che fare con la multinazionale Pictor, l'azienda per la quale lavorano, per capire da che parte stare e agire di conseguenza per frenarne la sete di potere e ricchezza.
Pur bazzicando spesso sui social, non mi è mai capitato di imbattermi in qualche pubblicità o sponsorizzata che mettesse in risalto questa Serie TV su Amazon Prime.
Dopo i primi minuti di visione però, ho capito subito il perché: quando un prodotto tratta temi un po' “caldi” come il paranormale o gli interessi capitalistici, anche se in maniera discreta, rimane sempre in sordina (per lo meno in Italia), senza che possa avere un riscontro ampio col pubblico.
L'inquinamento da petrolio, in un momento storico come il nostro, dove la transizione a fonti differenti di sostentamento energetico è indispensabile, è all'ordine del giorno: questa serie affronta il tema della volontà sconsiderata e priva di morale di molte aziende che, in nome del profitto, se ne fregano delle generazioni future e dei disastri ambientali che dovranno affrontare.
La Terra, nel corso di milioni di anni, ha vissuto molti mutamenti a livello naturale e atmosferico, alternando periodi di prosperità a estinzioni di massa. L'entità denominata appunto “L'Antenato” (una sorta di rete biologica intelligente), ha vissuto ognuna di queste fasi, portando con sé i segni e ricordi dei cambiamenti delle ere che si sono susseguite.
Per chi crede in strade alternative a quelle battute dalla scienza tradizionale circa la presenza, o meno, di entità non-umane intelligenti (o la storia del mondo per come la conosciamo), troverà esattamente quello che cerca. Ogni episodio darà delle “imbeccate” riguardanti alieni, manipolazione sociale e mediatica, e in particolare sulle conseguenze nefaste dei potenti corrotti e delle loro scelte egoistiche in nome del dio denaro.
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