Back in action (2025) - Recensione a cura di Enrico Pinto
Genere: Spionaggio, Azione, Commedia
Paese di produzione: Stati Uniti
Durata: 114 min
Durata: 114 min
Regia: Seth Gordon
Sceneggiatura: Seth Gordon, Brendan O'Brien
Distribuito da: Netflix
Produttore/i: Peter Chernin, Jenno Topping, Sharla Sumpter Bridgett
Beau Bauman, Seth Gordon
Beau Bauman, Seth Gordon
Cast: Jamie Foxx, Cameron Diaz, McKenna Roberts
Trama:
Matt e Emily (rispettivamente Jamie Foxx e Cameron Diaz), sono due brillanti agenti segreti della Cia con un obbiettivo comune, farsi un nome all'interno dell'agenzia.
Lavorano in coppia da qualche tempo, ed insieme hanno trovato la giusta alchimia per portare a termine ogni missione in maniera impeccabile.
Dopo aver recuperato un congegno informatico ad un evento mondano, durante il volo di ritorno, si ritrovano a dover fronteggiare un risvolto inaspettato: Emily è incinta.
Messo di fronte alle proprie responsabilità, Matt non esita neanche un istante nell'accettare il ruolo di padre, pronto a dare precedenza alla sua relazione sentimentale piuttosto che al suo lavoro di agente.
L'aereo però viene dirottato nel bel mezzo della discussione e la coppia si ritrova a dover cercare di sopravvivere ad un impatto ormai imminente. L'occasione, si sa, fa l'uomo ladro, e quale opportunità migliore di una presunta morte agli occhi del mondo per tagliare i ponti e rifarsi una vita come neo genitori. Dopo quindici anni in incognito, impegnati nella difficile missione di crescere due figli adolescenti, vengono presi nuovamente di mira da vecchie conoscenze: saranno così costretti a dover rivestire nuovamente i panni degli agenti segreti per risolvere una questione rimasta in sospeso anni addietro.
Cosa ne penso (no spoiler):
Anche se per motivazioni differenti, sia la Diaz che Foxx hanno vissuto un periodo di allontanamento dal grande schermo e dalla recitazione. Trovarli a rivestire i ruoli di agenti della Cia, seppur in chiave comica, senza aver mai collaborato assieme ad un progetto, mi ha abbastanza sorpreso lì per lì. Ero piuttosto curioso del risultato che poteva scaturirne.
Dalle premesse, sembrava di avere tra le mani una discreta commedia, con un cast niente male, senza avere comunque la presunzione di poter puntare all'Oscar. Tralasciando la CGI che, rispetto a vent'anni fa, sta diventando sempre più scadente in termini di qualità (qui siamo a livelli da B-Movie), il duo funziona discretamente, regalando qualche momento divertente di intramezzo tra una scazzottata e l'altra.
A non funzionare, sfortunatamente, è quello che ruota intorno alla coppia. La trama, di per sé, può anche avere un senso, ma se i personaggi comprimari che interagiscono coi protagonisti recitano senza metterci chissà quale impegno, il castello di carte ci mette poco a cadere. Non basta semplicemente mettere qualche volto noto come Glenn Close per alzare automaticamente l'asticella; una berlina non diventa una Ferrari mettendo l'adesivo del cavallino rampante sul cofano.
Il film piacerà a:
Chi è un'amante del
genere spionaggio e vuole passare una serata in compagnia con un film leggero,
piacevole da vedere, e senza dover spendere troppa concentrazione per seguirlo.
Il film non piacerà a:
Chi sperava in un titolo maggiormente all'altezza di due attori famosi che ritornano alla ribalta. L'idea di partenza poteva anche essere buona, ma si poteva decisamente fare di meglio con un po' di forza di volontà.
Chi sperava in un titolo maggiormente all'altezza di due attori famosi che ritornano alla ribalta. L'idea di partenza poteva anche essere buona, ma si poteva decisamente fare di meglio con un po' di forza di volontà.
Pregi:
La sceneggiatura ha qualche idea simpatica e alcune battute strappano una risata. Per essere un film sullo spionaggio, riesce ad avere anche qualche spunto di originalità.
Difetti:
La parte riguardante il ruolo di genitori e le difficoltà che ne possono conseguire (da papà lo comprendo bene), non è affrontata in maniera corretta. Alcuni messaggi che vengono lanciati su come educare i figli e sul tema della fiducia, mi hanno fatto storcere non poco il naso; soprattutto in un contesto, come quello attuale, dove alcune ideologie dovrebbero essere superate ormai.
Lo consiglio?
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