Never Let Go - A un passo dal male (2024) - Recensione a cura di Roberto Terzaroli

 

 

never let go


Genere:  Horror, Suspense
Paese: Stati Uniti d'America
Durata: 101min
Censura: V.M. 14
Produzione:  21 Laps Entertainmen, HalleHolly
Produttore: Shawn Levy, Dan Cohen, Dan Levine, Alexandre Aja
Regia: Alexandre Aja
Sceneggiatura: KC Coughlin, Ryan Grassby
Cast: Halle Berry -  Percy Daggs IV - Anthony B. Jenkins

Trama:

In un futuro postapocalittico non ben precisato una donna protegge i suoi due figli da una presenza maligna che vive nel bosco circostante.
 


Cosa ne penso (no spoiler): 
 
 Salve amici Cineribelli, chi avrà letto altre mie recensioni saprà quanto sono appassionato di film ambientati nei boschi o comunque in luoghi desolati e lontani dalla civilizzazione.
Mi sono approcciato a Never Let Go di Alexandre Aja abbastanza incuriosito da una certa originalità della trama, non tanto per l'ambientazione e l'atmosfera ma più che altro per la scelta narrativa di questa madre che fa muovere i suoi due figli fuori casa legati saldamente ad una corda, cosa davvero singolare. Halle Berry interpreta  infatti questa donna, con tratti tipici del fanatismo religioso, che per proteggere i suoi due figli da una presenza maligna escogita questo stratagemma a sua detta efficace ma che prenderà in corso d'opera una piega abbastanza infelice. Il tutto prenderà sfumature ancor più negative con la mancanza di cibo, che porterà tutta la famiglia a una spirale verso la disperazione difficilmente controllabile.
 
Fra effetti speciali non troppo esaltanti e scelte di sceneggiatura abbastanza discutibili, a parte alcuni particolari originali il film sa molto di già visto e non c'è ragione per venire rapiti dalla visione, non si rasenta la noia ma quasi, se non per una riflessione se vogliamo filosofica sul concetto di libertà, cosa non comune alle pellicole horror e che in verità rappresenta il cuore pulsante e l'aspetto che risolleva le sorti dell'intero lungometraggio. Già perchè Never Let Go è essenzialmente un film, anche se a molti potrà non sembrare, sul concetto di maternità e protezione e su come essa possa essere tramutata in qualcosa di orribile e malvagio, a discapito di tanto desiderio di amore, un concetto per nulla banale.
 
Il mondo esterno è il male, la casa il paradiso, cosi recitano tutti e tre nella poesia (semplice ma veramente d'effetto) che fa recitare la madre ai suoi due figli tutti i giorni, addirittura i due giovani vengono messi dentro una buca dentro l'abitazione come esercizio per far scivolare via l'oscurità attraverso una sorta di training autogeno, una pratica quasi new age se vogliamo.
 
E' interessante come una pellicola di questo stampo sia capace di far riflettere su queste tematiche se vogliamo anche abbastanza profonde ed in parte l'interpretazione può anche avere differenti sfumature, soprattutto religiose e, perchè no, sociali. Le catene generano mostri, in tutti i sensi.
 
Questa pellicola rappresenta quasi un unicum nei miei ricordi di appasionato di cinema, ovvero un giudizio mediocre fino a tre quarti di pellicola completamente tramutato in positivo nel finale. Si perchè la scena di chiusura dentro la loro abitazione, davvero strepitosa nel suo messaggio potrà anche lasciare indifferente qualcuno, ma non lo spettatore molto attento e riflessivo che coglierà in essa un messaggio davvero incisivo.

Never Let Go, approdato da poco nelle sale italiane, non è stato esaltato dalle testate ed è anche passato abbastanza immeritatamente in sordina, ma devo dire che questo non mi meraviglia. Voi stessi forse non sarete esaltati dalla visione, ma forse come è capitato a me, vi lascerà qualcosa dentro. E' un film che va digerito con calma. Forse non per tutti, ma chi saprà coglierne il senso profondo, lo apprezzerà e non poco.

Non vi resta che vederlo per la dire la vostra.

A presto con la prossima recensione. E come direbbe Halle Berry, "rimanete legati" al Cineribelle, mi raccomando. Rob

Il film piacerà a:
Gli amanti della atmosfere boschive.

Il film non piacerà a:
Chi cerca svolgimenti concitati, jump scare, o molto sangue. Alla pellicola non appartengono questi aspetti se non in tono minore rispetto alla massa. E' un horror basato maggiormente sul mistero e sulla suspense.

Pregi:
Grande significato di fondo, che si espleta totalmente nella meravigliosa scena finale. Uno dei pochi horror che fa riflettere. Buona prova di Halle Berry, calata totalmente nella parte. Bravi anche i suoi due figli Percy Daggs IV e Anthony B. Jenkins

Difetti:
Effetti speciali non esaltanti. Sono pochi ma andavano curati maggiormente.
 
Giudizio finale:
lo consiglio?
 






 
 (Recensione a cura di Roberto Terzaroli) 
 

 
 

  

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