Don't Move (2024) - Recensione a cura di Roberto Terzaroli
Durata: 92min
Produttore: Sam Raimi, Zainab Azizi, Alex Lebovici, Christian Mercuri, Sarah Sarandos
Regia: Adam Schindler, Brian Netto
Trama:
Una donna che sta per suicidarsi nel burrone di un parco nazionale viene fermata da uno sconosciuto. L'incontro porterà a pessime conseguenze.
Caro Sam Raimi, che tanti bei film ci hai regalato, perchè ti presti a produrre pellicole cosi sottotono?
Approdato da pochissimo su Netflix, Don't Move (che forse doveva chiamarsi Can't Move) diretto da Brian Netto e Adam Schindler, ci regala un'ora e mezza di pura noia, scene assurde e uno psicopatico stereotipato che non aggiunge nulla di nuovo alla pletora di film simili che hanno ormai invaso i nostri ricordi di appasionati cinefili.
Sono un po' cattivello ma sono un po' stufo di questi film con lo stampino che hanno solo qualche particolare diverso dagli altri giusto per regalare quel pizzico di originalità, con l'illusione di regalare allo spettatore qualcosa di unico, che unico non è.
Pellicola caratterizzata da un ottimo incipit con scorci naturalistici mozzafiato e un'ottima fotografia, Don't Move procede inesorabile verso una spirale di mediocrità lasciando lo spettatore medio sufficientemente soddisfatto ma nello stesso tempo decisamente deluso chi mastica, anche se poco, film che appartengono a questo filone.
Immagino la soddisfazione degli sceneggiatori Cimfel e White nel creare un personaggio come Iris, la nostra bella e inespressiva protagonista, interpretata da Kelsey Asbille, quasi muta per tutta la durata del film, risparmio sui dialoghi e si...anche sulla qualità generale.
Si perchè il nostro psicopatico somministra un farmaco paralizzante alla nostra malcapitata e non facciamo spoiler visto che la cosa è chiarissima e viene spiatterellata in faccia in ogni dove, dallo stesso titolo, compresa locandina e trailer. Si, sono finite le soprese per i cinefili dei tempi moderni, purtoppo.
Personalmente ho trovato veramente odiosa la visione in determinati punti ed ho avuto quasi la tentazione di fermarmi. Ad un certo punto sembra di vedere weekend con il morto, film cult di fine anni 80, in questo caso con la viva. La protagonista viene infatti sballotata ovunque dal nostro pazzoide di turno come un burattino, incapace di fare qualsiasi cosa, se non gesti totalmente assurdi e improbabili.
Il finale non si copre meno di ridicolo ma non vogliamo fornirvi ulteriori dettagli per non rovinarvi la visione.
Don't move a mio parere è un film mediocre, senz'anima, senza alcuna potenzialità a cui regalo la sufficienza tenendo conto delle esigenze di un pubblico vasto senza grandi pretese. Uno di quei film che dimenticherete dopo due giorni. Parlo sopratutto per gli appassionati di genere thriller e horror di qualità, tutti gli altri potranno trovare la visione anche piacevole per passare una serata in cui la noia fa da padrone, col rischio di scivolare, durante la visione, in una noia ancora maggiore, siete avvertiti.
A presto con la prossima recensione cari Cineribelli, siamo entrati nella settimana di Halloween e ci sarà da parlare di diversi titoli interessanti. Non mancate.
Rob
Chi apprezza un thriller con una suspense nella norma ma senza grandi pretese.
Il film non piacerà a:
Pregi:
Paesaggi mozzafiato, suspense tuttosommato sufficiente in determinati punti della pellicola.
Difetti:
Mancanza di una sceneggiatura sostanziosa, psicopatico di turno stereotipato e non carismatico.
lo consiglio?
Commenti
Posta un commento