THE LIFE OF CHUCK (2025) Meravigliose moltitudini
Recensione a cura di: Roberto Terzaroli
Titolo originale: The Life of Chuck
Soggetto: tratto dal racconto "La vita di Chuck" contenuto nella raccolta "Se scorre il sangue" di Stephen King
Genere: drammatico, fantastico, fantascienza
Durata: 110 minuti
Casa di produzione: Intrepid Pictures, QWGmire, Red Room Pictures, FilmNation Entertainment
Regia: Mike Flanagan
Sceneggiatura: Mike Flanagan
Cast: Tom Hiddleston, Jacob Tremblay, Karen Gillan, Kate Siegel, Molly C. Quinn, Mark Hamill, Matthew Lillard, Samantha Sloyan, David Dastmalchian, Mia Sara, Chiwetel Ejiofor, Michael Trucco, Violet McGraw, Harvey Guillén, Annalise Basso, Rahul Kohli, Q'Orianka Kilcher, Carl Lumbly, Heather Langenkamp.
Trama:
Il film, tratto dal racconto omonimo di Stephen King, ripercorre la vita di Charles "Chuck" Krantz dalla fine all'inizio, in un viaggio profondamente toccante, dove ogni personaggio incontrato nel cammino diviene un simbolo potente, un tassello fondamentale per l'universo che risiede dentro ognuno di noi.
Cosa ne penso (no spoiler):
The Life of Chuck è un film che non si può recensire poiché rappresenta la nostra stessa vita, e come si può dare un giudizio sulla nostra esistenza? La resa dei conti avverrà per tutti, ma sta a noi la scelta di farne una tragedia o una poesia. Tutto quello che abbiamo vissuto appartiene a una realtà esterna o è una rappresentazione della nostra coscienza? Le persone sono entità reali o proiezioni simboliche? Forse entrambe le cose. Chuck è la rappresentazione di tutti noi in vari momenti del nostro percorso terreno, vissuta al contrario, dalla fine all'inizio, perché in fondo è solo tornando alle origini che possiamo cogliere il senso di ogni cosa e il filo conduttore degli eventi futuri. Il tempo scorre veloce come la stessa vita dell'universo , che come viene detto più volte nel film, può essere rappresentata nel periodo ristretto di un calendario. Tutto è matematica, ma nello stesso tempo tutto è arte. Emozione e razionalità si fondono nel mistero di questo viaggio, e le gioie e le sofferenze acquistano un nuovo colore: il colore dei sogni e del cielo stellato; sì, perché in fondo anch'esso è una nostra rappresentazione, e siamo meravigliosi anche in questo piccolo frammento di eternità che ci appartiene, dove nella nostra solitudine conteniamo moltitudini, come dice Walt Whitman, quelle moltitudini che rappresentano la nostra immagine del mondo e, in fondo, di noi stessi. E allora danziamo come fa Chuck, senza un perché, grati di quel poco tempo che abbiamo per apprezzare questo dono chiamato vita.
Cos'altro dire? Fatevi un regalo anche voi e guardate The Life of Chuck, uno dei titoli più belli del 2025. Alla prossima recensione cari amici Cineribelli!
Il film piacerà a:
Gli animi sensibili che apprezzano tematiche filosofiche ed esistenziali.
Gli animi sensibili che apprezzano tematiche filosofiche ed esistenziali.
Il film non piacerà a:
Chi non apprezza atmosfere contemplative e riflessive.
Pregi:
Colonna sonora portante da brividi, una sceneggiatura scritta davvero bene e un cast eccezionale con una particolare nota per Jacob Tremblay, il talentuoso attore che interpreta Chuck da giovane.
Colonna sonora portante da brividi, una sceneggiatura scritta davvero bene e un cast eccezionale con una particolare nota per Jacob Tremblay, il talentuoso attore che interpreta Chuck da giovane.
Difetti:
Incipit leggermente lento.
Incipit leggermente lento.
Giudizio finale:
lo consiglio?
lo consiglio?



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