PREDATOR: BADLANDS (2025) Epicità Sci-fi
Recensione a cura di: Roberto Terzaroli
Titolo originale: Predator: Badlands
Distribuzione in Italia: Walt Disney Company Italia
Genere: Azione, Fantascienza, Avventura
Durata: 107 minuti
Casa di produzione: 20th Century Studios
Regia: Dan Trachtenberg
Sceneggiatura: Dan Trachtenberg, Patrick Aison, Brian Duffield
Fotografia: Jeff Cutter
Montaggio: Stefan Grube, Claudia Castello
Musiche: Sarah Schachner, Benjamin Wallfisch
Cast: Elle Fanning (Thia/Tessa), Dimitrius Schuster-Koloamatangi (Dek/Njohur), Michael Homick (Kwei), Reuben de Jong (Father), Cameron Brown (Drone Synth), Matt Duffer (Kwei's Ship Computer - voce), Ross Duffer (Kwei's Ship Computer - voce), Stefan Grube (Kwei - voce), Rohinal Nayaran (Bud), Alison Wright (Mu/TH/UR - voce)
Trama:
Dek, un Predator considerato dal padre fragile e non adatto alla caccia, parte verso il pianeta Genna per vendicare la morte del fratello e dimostrare la propria forza. Durante la spedizione incontrerà il sintetico Thia, che si unirà alla sua battaglia; l'unione simbiotica di due forze opposte sarà la chiave vincente per portare a termine la missione, con un completo cambio di prospettiva.
Cosa ne penso (no spoiler):
Predator: Badlands è un'esperienza epica da godere interamente al cinema e forse da non rivedere mai più seduti comodamente sul divano. Raramente mi capita di tornare a casa così soddisfatto dopo la visione di un film, e con la qualità medio-bassa dei tempi che corrono non è cosa da poco.
Non sono mai stato particolarmente fan di questa saga, anzi, pur essendo figlio degli anni '80, mi sono avvicinato a Predator, stranamente, soltanto dopo l'uscita di Prey, ottimo prequel, anch'esso diretto da Dan Trachtenberg, da considerare ormai sinonimo di garanzia.
Questo nuovo capitolo del franchise, totalmente diverso dall'opera precedente del regista, si basa sulla vendetta: Dek, il fratello più debole della stirpe Yautja, vuole rendere giustizia al fratello, morto per difenderlo, e inizia un viaggio pieno d'insidie nel pianeta Genna per portare a casa il trofeo, ovvero il Kalisk, una creatura temuta anche dai più potenti cacciatori.
L'incontro con il sintetico Thia sancirà l'inizio di un'alleanza alquanto bizzarra ma efficace, che da una parte cambierà le sorti del viaggio e dall'altra porterà a una trasformazione dello Yautja, da creatura senza scrupoli a una sorta di Giano bifronte. Se da molti questa unione viene vista come la simbiosi di caos e razionalità, a mio parere il vero messaggio è l'accoglienza del lato femminile. Pur essendo un sintetico, Thia dimostra una forte empatia verso Dek, una sensibilità quasi umana che porterà anche un cambiamento nell'indole dello Yautja. Dall'altra parte, Tessa, la sorella simbolica di Thia che incontrerà in seguito, rappresenta la fredda razionalità, opponendosi al lato empatico del suo alter ego.
La Disney, a detta di molti, rovina ogni cosa che tocca, una sorta di Re Mida al contrario, ma in questo caso è riuscita a proporre al grande pubblico un prodotto appetibile da tutte le fasce d'età, riuscendo a trasformare una macchina da guerra temeraria in qualcosa di diverso, non più debole, come potrebbe dire lo spettatore medio, ma più forte, perché in fondo la vera forza non dipende da chi uccide, ma da chi sa difendere il suo branco. Considero Predator: Badlands uno dei film più belli di questo 2025.
Alla prossima recensione cari amici Cineribelli!
Il film piacerà a:
Gli amanti della bella CGI, tranne in qualche scena, e a chi apprezza i film di fantascienza con molte scene action. Alcune sequenze sono davvero epiche.
Gli amanti della bella CGI, tranne in qualche scena, e a chi apprezza i film di fantascienza con molte scene action. Alcune sequenze sono davvero epiche.
Il film non piacerà a:
I fanatici del Predator vecchio stile, zero empatia e istinto predatorio ai massimi livelli. Seppur sia presente anche in questa pellicola, non ha un ruolo centrale e contribuisce a creare una prospettiva più ampia.
Pregi:
Ottima CGI, epicità portata ai massimi livelli e una colonna sonora da brividi.
Ottima CGI, epicità portata ai massimi livelli e una colonna sonora da brividi.
Difetti:
L'utilizzo della solita creaturina per intenerire una certa fetta di pubblico potrebbe far storcere il naso a qualcuno, compreso il sottoscritto.
Giudizio finale:
lo consiglio?
lo consiglio?



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