DEVS (2020) Miniserie di Alex Garland - Poesia Sci-Fi

 

locandina di Devs 2020


Genere: fantascienza, thriller psicologico
Paese di produzione: Stati Uniti
Episodi e durata media: 8 episodi, circa 50 minuti ciascuno
Soggetto: Alex Garland
Casa di Produzione: FXP, DNA Films
Produttori: Andrew Macdonald, Allon Reich, Alex Garland, Scott Rudin, Eli Bush
Sceneggiatura: Alex Garland
Cast: Sonoya Mizuno (Lily Chan), Nick Offerman (Forest), Alison Pill (Katie), Jin Ha (Jamie), Karl Glusman (Sergei), Zach Grenier (Kentons)

Trama:

Il giovane programmatore Sergei scompare dopo essere entrato al Devs, una struttura avveniristica che svolge attività di ricerca scientifica totalmente top secret. La fidanzata Lily Chan, esperta di crittografia, non vede chiaro sull’accaduto e si addentra sempre di più nella tana del bianconiglio per comprendere appieno il retroscena degli eventi. La sua decisione avrà conseguenze del tutto imprevedibili, portando alla luce scenari inaspettati.




Cosa ne penso (no spoiler): 

"Devs", miniserie del 2020 scritta e diretta da Alex Garland, rappresenta tutt’oggi un unicum nelle opere autoriali di grande spessore, passata quasi completamente in sordina a discapito di prodotti decisamente di qualità minore, prodotti nello stesso periodo. Il regista, già famoso per l’ottima opera sci-fi Ex Machina, ci porta in un mondo tecnologico dove il Devs, una macchina avveniristica, diventa quasi un Dio tecnologico capace di aprire gli occhi su passato e futuro, ponendo in essere una riflessione profonda e quasi unica per un prodotto di questo genere, sul conflitto fra determinismo e libero arbitrio. Siamo davvero responsabili della nostra vita o esistono condizioni di causa-effetto alle quali non possiamo sfuggire? Possiamo convivere con la consapevolezza dei nostri errori senza trasformare la nostra vita in un dramma insuperabile? E soprattutto la tecnologia può salvare l’essere umano dal suo destino inesorabile? Tutto questo e molto più è Devs, una serie diretta in modo davvero magistrale, con un tono contemplativo, ipnotico, forse lento per lo spettatore abituato a ritmi frenetici, ma capace di fondere in otto episodi un mix di tensione, spionaggio, romanticismo, fantascienza e un profondissimo spessore filosofico senza eguali. La regia è pressoché perfetta e i picchi sonori si intrecciano perfettamente con alcune scene cardine, così da creare un’atmosfera a dir poco poetica. Questa serie TV è un must per i veri appassionati di fantascienza legata alla filosofia. Un vero capolavoro. Nient’altro da aggiungere. Vi consiglio fortemente di recuperarla.

Alla prossima recensione amici Cineribelli!

La serie piacerà a:
Gli amanti delle serie sci-fi con un profondo substrato filosofico

La serie non piacerà a:
Chi detesta i ritmi contemplativi e ipnotici.

Punti forti della serie:
Un forte spessore filosofico, legato a una grande dote registica sotto ogni aspetto.

Punti deboli della serie:
Veramente pochi, se non del tutto assenti. Forse il protagonista iniziale Sergei poteva essere approfondito leggermente di più.

La consiglio? 



  
 
 (Recensione a cura di Roberto Terzaroli)
 


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