Die Alone (2024) Brutto ma originale
Recensione a cura di: Roberto Terzaroli
Titolo originale: Die Alone
Piattaforma di distribuzione in Italia: Amazon Prime Video, Apple TV, Mediaset Infinity, Rakuten TV, Timvision
Genere: Horror post-apocalittico, thriller
Durata: 91 minuti
Casa di produzione: Minds Eye Entertainment
Regia: Lowell Dean
Sceneggiatura: Lowell Dean
Fotografia: Mark Dobrescu
Montaggio: Tim Thurmeier
Musiche: Todd Bryanton
Cast: Carrie-Anne Moss (Mae), Douglas Smith (Ethan), Frank Grillo (Kai), Kimberly-Sue Murray (Emma), Jonathan Cherry (Tom), Amy Matysio (Jolene), Leo Fafard (Hunter), Sari Mercer (Sara), Steven Roy (The Wolf), Harlan Blayne Kytwayhat (The Fox), Palmer Tastad (Caroline), Jason Truong (Driver), Greyson Dubois (Sam), George Grassick (Ash Man), Ryland Alexander (Monstrous Man), Laura Abramsen (Jawless Woman), Einar Haraldsson (Ty)
Trama:
Ethan, un ragazzo in fuga con la fidanzata in seguito a un'epidemia globale che trasforma gli esseri umani in zombie vegetali, si risveglia da solo, senza ricordare nulla di ciò che gli è accaduto. In preda alla disperazione e privo di punti di riferimento, viene soccorso da una donna di nome Mae, alla quale chiede aiuto per ritrovare la sua compagna. Gli eventi prenderanno una piega del tutto inaspettata.
Cosa ne penso (pochi spoiler):
Die Alone, aggiunto da poco al catalogo di Prime Video, è un film di stampo post-apocalittico che fa dell'originalità il suo punto cardine, pur essendo caratterizzato da un'orrenda sceneggiatura e dialoghi penosi.
La maggior parte della pellicola è un copia-incolla in senso metaforico della stessa scena ripetuta, in cui il nostro, per nulla simpatico, protagonista Ethan si trova a non ricordare nulla, e ogni volta Mae, la donna che l'ha salvato, si ripresenta a lui come fossero due sconosciuti. E sappiate che questo si ripete per circa tre quarti di film, il che è tutto dire.
Il mondo post-apocalittico è reso abbastanza bene, seppur col minimo sforzo, e conferisce una buona immersione nella storia. Le creature zombie vegetali sono orrende, non nel senso positivo e orrorifico del termine, ma in senso negativo. Sembrano uscite dai peggiori film di serie B, con tutto il rispetto per il genere che personalmente adoro e che, anzi, preferisco spesso di gran lunga al resto. Ma proseguiamo oltre.
La trama, seppur scritta nel peggiore dei modi, con continui flashback frammentati in modo estenuante, coinvolge soltanto per il fatto di non trovarsi di fronte alle solite creature presenti nella maggior parte degli zombie movie, anche se forse alla fine non tanto diversi, ma soprattutto per la figura di Ethan, che, nonostante sia veramente odioso, incuriosisce per la sua storia e per la sua condizione ambigua.
Diciamo che, abituato a pellicole di questo genere, avevo intuito il tutto molto presto. Il finale non offre un vero e proprio plot twist, ma il trionfo dei sentimenti in un mondo ormai agli antipodi del buon senso, dove l'amore rimane l'unica cosa che vive al di là del bene e del male, come avrebbe detto Nietzsche, ma forse è un concetto troppo alto per una pellicola simile, che fa della mediocrità e anche della sua pretenziosità il suo baluardo.
In un contesto di pura oggettività, Die Alone è un film veramente privo di anima, ma nel panorama attuale spicca per un tocco personale che non appartiene ad altre pellicole di questo genere. Nonostante tutto, per questo, mi sento di consigliarlo a chi vuole passare la serata con un post-apocalittico fuori dai canoni.
Alla prossima recensione amici Cineribelli!
Il film piacerà a:
Chi apprezza i film post-apocalittici di medio spessore per passare una serata, con una storia, nonostante tutto, originale.
Chi apprezza i film post-apocalittici di medio spessore per passare una serata, con una storia, nonostante tutto, originale.
Il film non piacerà a:
Chi cerca un post-apocalittico di qualità, con un buon ritmo e sceneggiatura ben scritta.
Pregi:
Buona scenografia cosi come le scene cruente. Niente di eccezionale ma il risultato si porta a casa.
Buona scenografia cosi come le scene cruente. Niente di eccezionale ma il risultato si porta a casa.
Difetti:
Quantità di flashback estenuante, dialoghi pessimi e scarso coinvolgimento.
Giudizio finale:
lo consiglio?
lo consiglio?



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