ALIEN: PIANETA TERRA (2025) - Prime Impressioni Episodi 1-2

 

Locandina della serie tv Alien Pianeta Terra 2025
 

Genere: Fantascienza, Horror
Paese di produzione: Stati Uniti d’America
Numero di episodi: 8 (prima stagione)
Durata episodi: 55–60 minuti
Casa di produzione: FX Productions, Scott Free Productions, 26 Keys Productions
Regia e sceneggiatura: Noah Hawley (ideatore), con Bob De Laurentis, Bobak Esfarjani, Lisa Hang, Maria Melnik, Migizi Pensoneau
Produttori: Christine Lavaf, Chris Lowenstein, Darin McLeod, Kristy Reed
Produttori esecutivi: Noah Hawley, Ridley Scott, David W. Zucker, Joseph Iberti, Dana Gonzales, Clayton Krueger
Cast: Sydney Chandler (Wendy), Timothy Olyphant (Kirsh), Alex Lawther (CJ "Hermit"), Samuel Blenkin (Boy Kavalier), Essie Davis (Dame Silvia), Adarsh Gourav (Slightly), Kit Young (Tootles), Babou Ceesay (Morrow), David Rysdahl (Arthur Sylvia), Lily Newmark (Nibs), Erana James (Curly), Jonathan Ajayi (Smee), Diêm Camille (Siberian), Adrian Edmondson (Atom Eins)





ALIEN: PIANETA TERRA...Torniamo nello spazio che è meglio
 

Era difficile fare peggio di "Alien Romulus", ma ci siamo riusciti, signori. Questi primi due episodi di "Alien Pianeta Terra", serie diretta da Noah Hawley, non fanno che proseguire, infatti, la deriva inesorabile di un franchise che probabilmente ha perso completamente la sua visione dopo gli ottimi "Prometheus" e "Covenant" diretti da Ridley Scott, rimasti senza una degna conclusione per via di problemi produttivi.
Arrivati ai nostri giorni, con lo streaming che fa da padrone, perché non spostare un franchise defunto in una serie tv? Tanto, in ogni caso (purtroppo), il filone parallelo di "Alien Romulus" continuerà, ma molto meglio far affezionare i fan delle giovani generazioni ai personaggi seriali, perché puoi fare più stagioni e, se hanno successo, senza mai fermarsi, tanto ormai nella produzione cinematografica conta quasi esclusivamente il vil denaro. Potreste dire che è sempre stato così e non avreste torto del tutto, ma prima c'era anche la qualità, ora no.
Venendo alla trama, "Alien Pianeta Terra", ambientato due anni prima del film originale, nel 2120, ci porta su una Terra governata da diverse fazioni, dove spicca per potere il trilionario e odioso Boy Kavalier, fondatore della Prodigy Corporation. Il nostro CEO si diletta nella creazione degli ibridi, creature metà sintetiche e metà umane . Questi corpi sintetici vengono vivificati grazie al trasferimento della mente di bambini terminali, poiché è più difficile plasmare la mente degli adulti in un nuovo corpo, e il loro adattamento funziona così bene che gli permette di lanciarsi da una montagna, letteralmente, quasi senza fletter le gambe, e di sollevare sei, sette persone alzando le braccia, come fossero gommapiuma. Praticamente dei supereroi della Marvel più che ibridi cibernetici, ma proseguiamo.
Se non bastasse questo incipit sopra le righe, ben presto ci ritroveremo con un'astronave simil-Nostromo di nome "Maginot", che si schianta sulla Terra, adagiandosi dolcemente senza esplodere (altrimenti la serie sarebbe finita lì), per spostare poi la narrazione all'interno di essa, dove ci attendono le consuete e simpatiche creaturine. Ovviamente, in questo caso si è voluto creare un ponte con il passato per far storcere meno il naso ai fan di vecchia data. Spoiler: non ci siete riusciti, mi spiace. Le vicende mostrate nel prologo ci mostrano infatti le scene prima dello schianto che ricalcano totalmente il primo capitolo del ’79, con la differenza che qui abbiamo un androide di colore e uno xenomorfo fintissimo che si muove addirittura in retromarcia, mostrando anche in bella vista le giunture di plastica, e purtroppo non è finita qui. 
A questo punto, i militari e i nostri ibridi entrano nella nave, dove il nostro xenomorfo stavolta inizia a divertirsi sul serio fra smembramenti vari e feste in stile ottocentesco, dove, senza essere invitato, entra e fa fuori tutti quanti. Sembra la trama di un film di serie B, ma no, stiamo parlando di una serie tv su "Alien". Alla fine, l'estetica di queste scene è anche interessante, migliore di gran lunga del primo episodio, però la sceneggiatura sembra scritta in preda a un trip allucinogeno.

L'unica parte dove si vede l'ombra di una scrittura decente è il ricongiungimento della nostra ibrida semi-sintetica Wendy con il fratello Hermit, che lavora come medico dell'esercito; una trama che, a mio parere, esula totalmente dall'universo del franchise, che poteva anche essere interessante in un film a sé stante, ma non inserita in questo contesto.  

Fatto sta che, dopo una sequela interminabile di scene trash, compreso un polipetto in salsa Alien che spunta fuori da un gatto e uova di Pasqua xenomorfe, il secondo episodio termina con una musica rock del tutto fuori luogo, praticamente il colpo di grazie finale.

Spinto dalla curiosità, credo che mi vedrò la stagione fino alla fine, sperando almeno in parte di ricredermi, anche se le premesse sono a dir poco pessime. Per ora ovviamente non posso dare un giudizio definitivo, ne riparleremo in seguito.

Il Cineribelle va in pausa, ma per pochissimo! Ci rivediamo a settembre con tante novità sul mondo del cinema e delle serie tv.

Un caro saluto dallo staff. A prestissimo amici Cineribelli!


 (Recensione a cura di Roberto Terzaroli) 
 

 
 

  

Commenti